IN CASA IL MIO GATTO E’ DIVENTATO UNA TIGRE, CHIAMO L’ESORCISTA?


Si scherza, ovviamente, ma il gatto aggressivo è un problema serio e può far degenerare il nostro rapporto con il felino domestico.

L’argomento è molto ampio e non può essere trattato con un unico post, vi annoierei e non arrivereste alla fine. Per cui va preso a piccole dosi.

Inizierei a raccomandare di non sottovalutare mai l’aggressività e i danni che le unghie e i denti dell’animale possono causare, soprattutto in bambini o persone anziane. Per cui, come norma generale, disinfettiamo sempre abbondantemente con acqua ossigenata e se la ferita si arrossa o si gonfia una visita dal nostro medico di base è molto consigliabile.

Detto questo dividiamo in modo molto didattico le diverse situazioni che si possono presentare:

• AGGRESSIVITA’ VERSO LE PERSONE.

• DIFENSIVA LEGATA ALLA PAURA.

• LEGATA ALLA FRUSTRAZIONE.

• COMPORTAMENTO PREDATORIO RIDIRETTO.

• INTERAZIONE CON LA PERSONA.

 

AGGRESSIVITA’ DIFENSIVA LEGATA ALLA PAURA.

L’aggressività si manifesta in presenza di uno stimolo minaccioso o presunto tale. Il tutto tende a peggiorare se il gatto non ha una via di fuga i primi segni sono legati a vocalizzazioni e posture che tendono ad indicare il suo disagio, la prima mossa è una zampata che tende a mantenere le distanze.

In seguito il gatto si dedica ad attività che aiutino ad alleviare lo stress, tipo il grooming.

 

AGGRESSIVITA’ LEGATA ALLA FRUSTRAZIONE.

Diretta di solito verso le persone in casa. Spesso è conseguenza di una situazione in cui il gatto pensa di non aver ricevuto una ricompensa. Molto frequente nei gattini allevati dall’uomo fin da piccolissimi.

Associata ad altri atteggiamenti quali vocalizzazioni o marcature all’interno della casa.

 

AGGRESSIVITA’ DA ISTINTO PREDATORIO

Per i gattini può cominciare come per gioco. Diventa un problema quando durante la crescita il gioco non viene diretto verso una preda reale. Elementi della caccia: esplorazione, ricerca, avvicinamento di soppiatto, inseguimento, attacco, assalto, lotta, colpi e morsi. Diretto verso soggetti che si muovono rapidamente o emettono delle vocalizzazioni. Gli artigli nel corso dell’attacco non vengono retratti e i morsi vanno in profondità. Può provocare gravi ferite.

 

INTERAZIONE CON LA PERSONA.

Gatto amichevole ma imprevedibile. Apprezza il contatto ma diventa aggressivo dando scarsi segnali di avvertimento. Solitamente il bersaglio e il braccio del proprietario attanagliato dalle zampe. Il gatto è quasi in preda ad uno stato confusionale. Al termine deve scaricare lo stress a volte con il grooming.

 

TRATTAMENTO.

Non c’è una formula per risolvere il problema che peraltro non sempre si riesce a risolvere. In moltissimi casi il proprietario è il primo a sottovalutare il tutto e a far si che i suoi atteggiamenti aumentino la condizione. Che non venga in mente a nessuno di far leva sulle dimensioni per educare il felino per lui è una sfida in più, a volte è un aggravante. Sanno come colpire, dove colpire e sono rapidissimi. Dalla nostra abbiamo poche carte.

MODIFICAZIONE DEL COMPORTAMENTO

TERAPIA FARMACOLOGICA CONVENZIONALE

TERAPIE ALTERNATIVE

FEROMONI.

Prima di iniziare il tutto dobbiamo essere sicuri che non ci siano cause patologiche sottostanti o di dolore che aumentino in generale l’aggressività. Escluse queste, per quanto possa sembrare difficile da attuarsi, dobbiamo interagire con il micio solo dopo che lui ha in qualche modo manifestato il desiderio di interagire con noi.

Altrimenti prendiamo la direttissima per avere brutte cicatrici ovunque e una sua risposta negativa. Quando l’animale è spaventato deve avere sempre una via di fuga o una tana sicura, una scatola chiusa con un buco è la migliore. Si devono fornire più giochi con cui interagire con noi, le classiche piume appese o altri oggetti volanti che lo stimolino piuttosto che le nostre caviglie.

E ricordatevi che se voi usate le mani e i piedi per farli giocare poi non venite a lamentarvi se vi mangia mani e piedi per lui sono un ottimo giocattolo, morbido, caldo e che si muove…………

Cercare di far scaricare il micione in casa anche in vostra assenza con giochi educativi (non sorridete non SAPIENTINO ) che lasciano crocche o bocconcini quando sono spostati.

Associato a tutto questo occorre avere sempre molta pazienza.

Di farmaci non voglio parlare si può provare con i Fiori di Bach, sempre senza alcol, o con i prodotti a base di feromoni.

Per concludere l’unica cosa che mi sento veramente di consigliare e di non sottovalutare mai questi problemi e di dare delle regole fisse che aiutino il gatto ad orientarsi come fosse all’interno di un vero gruppo.